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Alla scoperta delle società Benefit

Abbiamo scelto di essere una B-company in quanto crediamo che, attraverso l’impegno comune, si possano ottenere grandi risultati. Vogliamo fare parte del cambiamento, vogliamo lasciare un segno positivo nel nostro pianeta inseguendo e condividendo ideali in cui crediamo fortemente.


Ma cosa vuol dire essere una Società Benefit? Scopriamolo insieme!

SOCIETà BENEIT

 

“..standard più elevati di scopo, responsabilità e trasparenza.”

"Una Società Benefit è una società tradizionale con obblighi modificati che impegnano il management e gli azionisti a standard più elevati di scopo, responsabilità e trasparenza."


Le Società Benefit (SB) rappresentano un’evoluzione del concetto stesso di azienda. Mentre le società tradizionali esistono con l’unico scopo di distribuire dividendi agli azionisti, le società benefit sono espressione di un paradigma più evoluto: integrano nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera. Una Società Benefit è uno strumento legale che crea una solida base per l’allineamento della missione nel lungo termine e la creazione di valore condiviso. Consente quindi proteggere la missione in caso di aumenti di capitale e cambi di leadership, creare una maggiore flessibilità nel valutare i potenziali di vendita e mantenere la missione anche in caso di passaggi generazionali o quotazione in borsa. Non si tratta di Imprese Sociali o di una evoluzione del non profit, ma di una trasformazione positiva dei modelli dominanti di impresa a scopo di lucro, per renderli più adeguati alle sfide e alle opportunità dei mercati del XXI secolo. Dal gennaio 2016 l’Italia ha introdotto, prima in Europa e prima al mondo fuori dagli USA (dove la forma giuridica di Benefit Corporation, equivalente alla Società Benefit italiana, è stata introdotta dal 2010 e ora esiste in 33 Stati), la Società Benefit per consentire a imprenditori, manager, azionisti e investitori di proteggere la missione dell’azienda e distinguersi sul mercato rispetto a tutte le altre forme societarie attraverso una forma giuridica virtuosa e innovativa.

LE CARATTERISTICHE


“..oltre allo scopo di lucro anche una o più finalità di beneficio comune.”



"Per legge le SB devono nominare una persona del management che sia responsabile dell’impatto dell’azienda e si impegnano a riportare in maniera trasparente e completa le proprie attività attraverso una relazione annuale di impatto."


Le Società Benefit, perseguono volontariamente, nell’esercizio dell’attività d’impresa, oltre allo scopo di lucro anche una o più finalità di beneficio comune. Per beneficio comune si intende il perseguimento di uno o più effetti positivi (perseguibili anche riducendo gli effetti negativi) su persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interessi. Le Società Benefit perseguono tali finalità di beneficio comune in modo responsabile, sostenibile e trasparente e la loro gestione richiede ai manager il bilanciamento tra l’interesse dei soci e l’interesse della collettività.

Per legge le SB devono nominare una persona del management che sia responsabile dell’impatto dell’azienda e si impegnano a riportare in maniera trasparente e completa le proprie attività attraverso una relazione annuale di impatto, che descriva sia le azioni svolte che i piani e gli impegni per il futuro.

LE B-CORP IN ITALIA

 

“..un movimento globale di imprese ha permesso il cambiamento.”

"La disciplina delle società benefit è contenuta nella legge n.208 del 28/12/2015 (legge di Stabilità 2016) Art.1, Commi 376-384 ed è entrata in vigore a partire dall’1 Gennaio 2016."


Dal 2006 un movimento globale di imprese, le B Corp® certificate, ha promosso l’introduzione di una sostanziale modifica nell’essenza delle aziende, ovvero nello statuto e nell’oggetto sociale. Secondo la dottrina italiana, infatti, le aziende esistono per perseguire un unico scopo, ovvero distribuire dividendi agli azionisti: questo è un elemento strutturale che limita la possibilità del management di innovare in direzioni utili per la società, oltre a rendere vulnerabili le aziende virtuose di fronte ad eventi quali cambi del management o dei suoi orientamenti, ingresso di nuovi azionisti, quotazioni in borsa ecc. Dal 2014, le B Corp® certificate italiane hanno promosso un progetto politico e giuridico coordinato dal Sen. Mauro Del Barba, primo firmatario del Disegno di Legge sulle Società Benefit, depositato nell’aprile 2015. La normativa italiana sulle Benefit Corporation è stata sviluppata da un team internazionale di giuristi, imprenditori e altri stakeholder in armonia con la disciplina delle Benefit Corporation esistente negli USA e attualmente introdotta anche in Colombia (2018), Porto Rico (2018), Ecuador (2019), Canada – British Columbia (2019), Perù (2020) e Ruanda (2021). Il disegno di legge sulle Società Benefit è poi confluito nella legge di stabilità 2016. La disciplina delle società benefit è contenuta nella legge n.208 del 28/12/2015 (legge di Stabilità 2016) Art.1, Commi 376-384 ed è entrata in vigore a partire dall’1 Gennaio 2016.

RESPONSABILITà E TRASPARENZA


“..oltre allo scopo di lucro anche una o più finalità di beneficio comune.”



"Responsabilità e trasparenza sono i valori fondamentali di una società Benefit "


Una Società Benefit è una società tradizionale con obblighi modificati che impegnano il management e gli azionisti a standard più elevati di scopo, responsabilità e trasparenza. Nello specifico:


1) Scopo: le SB si impegnano a creare un impatto positivo sulla società e la biosfera, ovvero valore condiviso, oltre a generare profitto. La sostenibilità è parte integrante del loro business model e le SB creano condizioni favorevoli alla prosperità sociale e ambientale, oggi e nel futuro.

2) Responsabilità: le SB si impegnano a considerare l’impatto dell’impresa sulla società e l’ambiente, al fine di creare valore sostenibile nel lungo periodo per tutti gli stakeholder.

3) Trasparenza: le SB sono tenute a comunicare annualmente e riportare secondo standard di terze parti i risultati conseguiti, i loro progressi e gli impegni futuri verso il raggiungimento di impatto sociale e ambientale, sia verso gli azionisti che verso il grande pubblico.


Il bilancio di sostenibilità

Il bilancio di sostenibilità, o report di sostenibilità, viene definito dall’Unione europea come “l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”. Nel 2017, il Ministero dell’Interno italiano l’ha descritto come il risultato di un percorso attraverso il quale l’amministrazione mostra “le scelte, le attività, i risultati e l’impiego di risorse in un dato periodo”, così da permettere ai cittadini e ad altri soggetti di conoscere e valutare come l’amministrazione stessa “realizza la sua missione istituzionale”. Si tratta quindi in primo luogo di uno strumento per garantire la trasparenza di enti e imprese nei confronti della società civile.


BILANCIO DI SOSTENIBILITà E BILANCIO D'ESERCIZIO.

 

“..contribuire a migliorare il mondo in cui viviamo."

"Responsabilità e trasparenza sono i valori fondamentali di una società Benefit "


Il bilancio di sostenibilità, o report di sostenibilità, viene definito dall’Unione europea come “l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”. Nel 2017, il Ministero dell’Interno italiano l’ha descritto come il risultato di un percorso attraverso il quale l’amministrazione mostra “le scelte, le attività, i risultati e l’impiego di risorse in un dato periodo”, così da permettere ai cittadini e ad altri soggetti di conoscere e valutare come l’amministrazione stessa “realizza la sua missione istituzionale”. Si tratta quindi in primo luogo di uno strumento per garantire la trasparenza di enti e imprese nei confronti della società civile.


A differenza del bilancio d’esercizio, che si limita ad accertare la situazione patrimoniale di un’azienda, il bilancio ambientale amplia lo sguardo alla ricaduta delle sue azioni sull’ambiente e sulla società. Il tema della sostenibilità, infatti, include diversi aspetti: il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, la tutela dell’ambiente, la lotta alla corruzione attiva e passiva, l’inclusione. Il concetto alla base di questo report è che le aziende non solo debbano limitare il loro impatto negativo sull’ambiente, ma possano, grazie al proprio operato, contribuire a migliorare il mondo in cui viviamo. I modi per farlo sono molti, e lo scopo del bilancio di sostenibilità è illustrarli in modo chiaro e strutturato in modo che dipendenti fornitori e cittadini possano visionarli e comprenderli. Questo report, infatti, può essere considerato tanto uno strumento gestionale, quanto di comunicazione.


Gli standard del Global Reporting Initiative(GRI) aiutano a strutturare il bilancio di sostenibilità proponendo un set di indicatori da seguire. Rappresentano delle utili linee guida applicabili ad ogni tipo di organizzazione e si sviluppano in sei fasi.

Gli standard del Global Reporting Initiative(GRI) aiutano a strutturare il bilancio di sostenibilità proponendo un set di indicatori da seguire. Rappresentano delle utili linee guida applicabili ad ogni tipo di organizzazione e si sviluppano in sei fasi.


  1. Mappatura degli stakeholder: l’identificazione di tutti gli stakeholder di un’impresa (portatori d interesse verso l azienda), con particolare attenzione a quelli che possono essere coinvolti nelle azioni di responsabilità d impresa.
  2. Analisi di materialità interna: gli aspetti di sostenibilità legati al vertice aziendale. Si parla di “materialità” perché gli elementi analizzati devono essere concreti e misurabili.
  3. Analisi di materialità esterna: un’attività di analisi, interviste, focus group rivolta agli stakeholder chiave dell’azienda. L’obiettivo è mettere in luce i punti di intersezione tra gli interessi dell’impresa e dei suoi portatori d’interesse.
  4. Definizione del cruscotto indicatori: in questa fase si entra nella costruzione pratica della struttura del bilancio. Ogni elemento dovrà presentare l’approccio gestionale (policy e procedure), indicatori qualitativi e quantitativi e descrivere iniziative specifiche.
  5. Raccolta dei dati: ogni area aziendale dovrà fornire tutti i dati e le informazioni utili per redigere il bilancio.
  6. Elaborazione dei dati e dei testi: la scrittura vera e propria del bilancio, in modo che possa essere chiaro e comprensibile al pubblico. Di solito questa fase si conclude con la stesura di un documento di sintesi che ne metta in luce gli aspetti salienti.


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